Continua l’indagine degli agenti del commissariato di Torre Annunziata che non si fermano e proseguono dritto verso la verità. C’è un solo obiettivo fisso nella mente degli uomini agli ordini del dirigente Vincenzo Gioia: trovare il colpevole dell’omicidio di Giuseppe Veropalumbo. Da sette giorni il caso è stato riaperto e da sette giorni gli uomini della scientifica di Napoli e Torre Annunziata sono a lavoro h24 ore. Prima il sopralluogo nell’appartamento di corso Vittorio Emanuele III dove Giuseppe viveva con la moglie Carmela e dove fu ucciso da un proiettile vagante la notte di San Silvestro del 2008. Poi la scoperta: un bossolo al nono piano conficcato nella parete esterna dell’edificio. Il proiettile, con molta probabilità, secondo gli investigatori, un calibro 9, è il secondo colpo che fu esploso quella notte dalla pistola che uccise Veropalumbo. Il proiettile è stato estratto – dopo essere stato individuato grazie all’utilizzo del drone – dai vigili del fuoco ed ora in fase di esami balistici da parte della scientifica. Definita anche la traiettoria: con molta probabilità chi ha sparato lo ha fatto dal Quadrilatero delle Carceri.
CRONACA
2 febbraio 2018
Torre Annunziata. Omicidio Veropalumbo, esami sul proiettile calibro 9