Frane. Allagamenti. Strade chiuse. Senza dimenticare la paura per nuovi possibili smottamenti sul Faito. E’ il solito inferno. Ma per fortuna nessuna tragedia. Il maltempo non smette di flagellare la Campania e con puntualità svizzera torna a esplodere l’emergenza. Da Castellammare di Stabia alla penisola sorrentina, fino all’hinterland vesuviano, sono giorni duri con la conta di danni che subisce l’ennesima impennata. Un disastro gestito dalle forze locali di protezione civile, mentre agli uffici regionali della sala operativa di Palazzo Santa Lucia è arrivata soltanto una chiamata da codice rosso, relativa allo smottamento di Castellammare.
Pesanti disagi innanzitutto a Castellammare di Stabia, dove ben tre famiglie che vivono in collina sono rimaste isolate per ore prima dell’intervento dei volontari del Ross. Risveglio traumatico a Pozzano ieri mattina dove la pioggia ha provocato un nuovo smottamento che ha trascinato detriti sulla strada rendendola impraticabile. Nella parte alta della città i residenti sono stati “sequestrati” della frana in attesa dell’intervento di rimozione dei detriti coordinato dalla protezione civile regionale. Poi, a metà giornata, il ritorno alla normalità. Grave la situazione, anche dal punto di vista igienico-sanitario, nelle palazzine che accolgono i terremotati del rione Savorito. Le piogge torrenziali hanno ostruito gli scarichi delle acque reflue. Il risultato? L’esplosione dei tubi della fecale. I liquami hanno invaso le cantine, completamente allagate di melma. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco e i dipendenti dell’ufficio tecnico del comune di Castellammare. «Ma il problema persiste – dicono i cittadini – Senza un serio intervento di manutenzione, alle prossime precipitazioni accadrà nuovamente. Non possiamo vivere in queste condizioni». Una certezza che deriva dal fatto «che ci allaghiamo puntualmente ogni volta che piove, ma nonostante abbiamo segnalato più volte il problema nessuno si fa carico dell’intervento. Non sappiamo più a chi appellarci, siamo stati dimenticati da tutti».