Rapina alla gioielleria finisce nel sangue: svolta nel processo, si pente il basista stabiese. «Sono stanco di questa vita, per questo ho deciso di collaborare con la giustizia». E’ con queste parole che Giovanni Brano, 46enne di Castellammare di Stabia, ha annunciato – davanti al giudice Francesco Todisco del tribunale di Torre Annunziata – la decisione di pentirsi. L’uomo, presente in aula ieri mattina, ha testimoniato nel processo che lo vede imputato – assieme ad altre 3 persone – per la rapina a mano armata messa a segno – il 23 marzo del 2017 – ai danni della gioielleria Cimmino di via Annunziatella. I banditi, tutti originari di Giugliano- eccetto Brano – ferirono anche il titolare dell’esercizio commerciale, colpendolo alla testa con il calcio di un fucile a canne mozze. I rapinatori scapparono – a bordo di un’auto e di un furgone – portando via oro e gioielli per un valore di 13.000 euro complessivi.
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