Accompagnato dagli agenti della Polizia Penitenziaria del carcere di Fuorni, Pasquale Aliberti ha raggiunto Roccaraso nella tarda serata di lunedì per trascorrere la detenzione preventiva imposta dal Tribunale del Riesame degli arresti domiciliari. Avrà una libertà limitata in quanto non potrà utilizzare strumenti elettronici (conme tablet, Pc e telefoni cellulari) nè avere rapporti con il mondo esterno. Sarà in compagnia della madre Rosaria Matrone e del padre Nicola che si occuperanno di lui nei fabbisogni quotidiani. Nelle restrizioni rientrano anche la moglie Monica Paolino (che non potrà soggiornare nella localitè sciistica abruzzese) e nemmeno il fratello Nello, entrambi coindagati nell’inchiesta condotta dal sostituto procuratore della Dda salernitana Vincenzo Montemurro. Con la decisione del Tribunale della Libertà, confermata dalla Corte di Cassazione il 23 gennaio scorso, che aveva accolto l’istanza presentata dagli avvocati dell’ex primo cittadino di Scafati- Silverio Sica e Agostino De Caro- si chiude così la pagina più triste di “Sarastra” che ha portato dietro le sbarre di Fuorni per 26 giorni proprio Pasquale Aliberti, accusato di voto di scambio politico mafioso e di aver stretto accordi elettorali con le cosche scafatesi in cambio di appalti.
CRONACA
21 febbraio 2018
Scafati. Aliberti ha raggiunto Roccaraso, colloqui limitati con la moglie e con il padre e la madre su decisione dei giudici