Torre del Greco. Prima le proteste degli abitanti di via Aldo Moro – il popoloso quartiere alle spalle di palazzo Vallelonga, storica sede della Banca di Credito Popolare – e ora le lamentele dei residenti di via Maresca e viale Ungheria: si arricchisce di un nuovo capitolo la saga delle polemiche legate al giro di vite imposto dal commissario straordinario Giacomo Barbato – in collaborazione con la delegata all’igiene urbana, Zaira Romano – in merito al sistema di deposito e raccolta differenziata dei rifiuti.
Stavolta, a scendere sul piede di guerra è direttamente il comitato di quartiere «La Vesuviana». Pronto a stigmatizzare – in una lettera firmata dal presidente Giuseppe Demino – la scelta di individuare un unico «centro di prossimità» proprio in fondo alla ripida discesa di collegamento tra la stazione centrale della Circum e corso Vittorio Emanuele.
Una ripida discesa che, percorsa in senso contrario per rientrare presso le proprie abitazioni, si trasforma – in particolare per gli anziani della zona – in un insopportabile calvario in salita: «In seguito alle nuove direttive impartite a inizio dicembre – scrive il presidente del comitato di quartiere al traghettatore del Comune e al dirigente del settore Nu, l’ingegnere Giovanni Mennella – si è scatenato un vero e proprio malessere generale poiché risulta realmente problematico per un anziano depositare i sacchetti in un posto così lontano dalla propria abitazione». In pratica, gli abitanti di via Maresca e viale Ungheria si dovrebbero sobbarcare un percorso di circa 200 metri tra andata e ritorno – metà in ripida salita – per depositare «regolarmente» l’immondizia.
Di qui, la proposta avanzata da Giuseppe Demino per una «pacifica convivenza» tra i residenti del quartiere Vesuviana e non solo: «Si chiede di posizionare i bidoni della spazzatura in un luogo più “agevole” per i cittadini, precisamente all’altezza dell’ex cartoleria Manna – l’appello messo nero su bianco all’interno della missiva – in modo da rispettare gli interessi e le esigenze dei cittadini». Le proteste del comitato di quartiere Vesuviana arrivato a una settimana dalle lamentele degli abitanti di via Aldo Moro, pronti a evidenziare come il centro di prossimità fosse stato trasformato in una sorta di discarica a cielo aperto con sversamenti fuorilegge a tutte le ore del giorno e della notte.