Lo dice Antonio Marra, il padre di Nicola, il 21enne morto a Positano dopo una notte in discoteca, intervistato da la Repubblica Napoli. “Questa tragedia non ha senso. Voglio augurarmi che nessuno avrebbe potuto aiutare Nicola. Forse non hanno capito neanche gli amici. Se chi lo ha visto alterato in discoteca, chiunque, lo avesse fermato prendendolo a schiaffi, tutto questo non sarebbe successo. Fate in modo – e’ il suo appello – che non muoiano altri ragazzi. Ai giovani dico: siate amici veri, non solo compagni di viaggio per la durata di un passaggio”. “Nicola – sottolinea il padre – era un fiore di ragazzo, uno sportivo, cintura nera di karate. Andavamo a sciare assieme, amava viaggiare e studiare Giurisprudenza. Era sempre il primo a prendere l’iniziativa, non si fermava mai. Di una razionalita’ incredibile e di una grande sensibilita’”.
CRONACA
4 aprile 2018
Morto dopo la discoteca: il papa’, nessuno ha fermato mio figlio