Esauriti tutti i tentativi – compreso quello del ricorso straordinario al Presidente della Repubblica – adesso dovrà lasciare la casa di proprietà del Comune in cui viveva con la sua famiglia, moglie e tre figli. Senza averne però i titoli. Dal momento che sin dal 1987, la legittima assegnataria dell’alloggio, uno degli appartamenti delle cosiddette case parcheggio di Sigliano, a ridosso della Strada Statale per Agerola, era la madre. Alla cui scomparsa l’uomo riteneva di poter subentrare, e infatti aveva anche presentato una domanda di regolarizzazione abitativa, ai sensi della legge regionale della Campania 13/2000. Tuttavia nel 2007 la sua istanza era stata respinta dalla Commissione per l’assegnazione degli alloggi di Napoli, in quanto era risultato che «il richiedente non è in possesso dei requisiti» previsti dalla legge stessa. In particolare, la data di occupazione era posteriore al 31 dicembre 1998, indicata dalla legge come “spartiacque” per sanare le situazioni di occupazione di alloggi pubblici più risalenti nel tempo. Dal canto suo, nel 2016 il Comune aveva intimato, a marzo 2016, all’uomo e alla sua famiglia di lasciare l’immobile e di pagare l’indennità di occupazione, con la quale oltre tutto non era in regola
Gragnano
29 aprile 2018
Casa del Comune occupata per 20 anni, arriva lo sgombero