Castellammare di Stabia – Via libera all’installazione del ripetitore Telecom sul tetto dell’Hotel Miramare, scoppia la rivolta dei residenti del rione Spiaggia. Una giornata di tensione, quella di ieri, nel quartiere del centro di Castellammare. Più di un cittadino ha provato a chiedere spiegazioni ai titolari dell’albergo, dopo che s’è diffusa la notizia del dissequestro della base sulla quale dovrà essere realizzato il nuovo ripetitore e della possibilità che i lavori comincino già nei prossimi giorni.L’autorizzazione La vicenda risale al febbraio del 2014. La Telecom protocolla una richiesta di autorizzazione per l’installazione di un ripetitore composto da tre antenne non superiori a un metro e mezzo. Il Comune ha 90 giorni di tempo rispondere, ma da Palazzo Farnese nessuno si prende la responsabilità di dare il via libera o il diniego. Così nel dicembre 2015 – dopo aver ottenuto l’autorizzazione anti-sismica – la Telecom annuncia l’inizio dei lavori per “silenzio assenso” da parte del Comune. Appena i tecnici cominciano a montare l’impianto, i vigili intervengono e sequestrano l’area. Da lì comincia una lunga battaglia giudiziaria tra la Telecom e Palazzo Farnese. E’ il 20 febbraio 2018, quando il gip Andreana Ambrosino del Tribunale di Torre Annunziata ordina il dissequestro dell’area. Il Comune, non avendo espresso un parere nei termini stabiliti, non può impedire la realizzazione dell’opera. Qualche giorno dopo, dunque, gli agenti della polizia municipale provvede a rimuovere i sigilli.
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