Un agguato in pieno stile Far West, con un appostamento notturno, molto probabilmente nella fitta vegetazione, e un “marchio” che richiama alla mente gli agguati di camorra che insanguinarono la zona stabiese e dei Lattari nei primi anni ‘90: quello del fucile, usato per trucidare i nemici. Un marchio che ha sancito mercoledì notte la morte di Filippo Sabatino, piccolo pregiudicato 33enne di Pimonte, ucciso nei pressi di casa sua, in via Gesinella. L’uomo molto probabilmente stava rincasando, intorno all’una di notte, a bordo del suo furgone, un Fiorino, di cui era alla guida. Quando qualcuno gli ha esploso contro diversi colpi – forse l’arma era caricata a pallettoni – tre dei quali lo hanno raggiunto al viso e alla testa, uccidendolo sul colpo. L’automezzo ha proseguito la sua marcia, finendo in un dirupo lungo la strada. Il corpo privo di vita è stato ritrovato solo dopo diverse ore, intorno alle 5 del mattino, quando qualcuno che forse stava andando al lavoro ha notato la vettura e ha immediatamente allertato i carabinieri. Sul posto sono intervenuti i militari della stazione di Pimonte e della compagnia di Castellammare, guidati dal maggiore Donato Pontassuglia e dal tenente Andrea Riccio.
Agguato a Pimonte. Sabatino legato al clan Afeltra-Di Martino di Gragnano
Pimonte. Filippo Sabatino ucciso mentre era alla guida
Agguato nella notte a Pimonte, ucciso trentatreenne