Si apre con un colpo di scena il maxi-processo alla presunta gang dei furti che ha portato alla sbarra 16 persone, quasi tutte di Castellammare di Stabia. Nella prima udienza, infatti, l’avvocato Antonio de Martino ha chiesto al collegio giudicante l’inammissibilità delle intercettazioni telefoniche finite al centro dell’inchiesta costata il rinvio a giudizio agli imputati (accusati, a vario titolo, di furto, ricettazione, danneggiamento, detenzione e porto di armi). Secondo la teoria dell’avvocato, i decreti per la richiesta di eseguire le intercettazioni farebbero riferimento a fonti confidenziali che sostenevano la colpevolezza di alcuni degli imputati. Una questione spinosa e complessa che però rischia di condizionare il processo. Senza le intercettazioni il castello di accuse costruito dalla Procura di Torre Annunziata rischia di crollare. Nella prossima udienza il giudice sarà chiamato a esprimersi sulla questione, valutando l’ammissibilità o meno delle prove finite al centro delle polemiche.
Castellammare
12 maggio 2018
A processo la gang dei furti, alla sbarra 16 imputati