La stagione rovente degli incendi è alle porte, tra pochi giorni partiranno i controlli straordinari nel Parco del Vesuvio, ma a ridosso dell’area protetta c’è chi si è anticipato, sversando e bruciando su un terreno abbandonato rifiuti speciali; scarti di lavorazione tessile che necessiterebbero di procedure particolari per essere smaltite. Operazioni che, Vincenzo Ranieri, 62enne di Terzigno, e suo genero, Michele Pagano 38 anni di Ottaviano, avevano deciso di non attuare per provare ad abbattere i costi di smaltimento che per il piccolo laboratorio tessile a loro affidato erano troppo alti. Così hanno deciso di raggiungere una scarpata nei pressi dello svincolo della Statale del Vesuvio, in un’area contigua al Parco Nazionale del Vesuvio, per abbandonare e poi dare alle fiamme gli scarti, un modo per provare a cancellare tutte le prove del loro passaggio.
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