Via i sigilli alla Pignatella. Negata la convalida del sequestro dell’area adibita a parcheggio. Il fondo agricolo dove viene permesso ai bagnanti di lasciare scooter e veicoli è stato prontamente restituito alla famiglia Pollio, che era finita nel mirino della Procura di Torre Annunziata per presunte violazioni al Codice della navigazione.
Lo stop al sequestro è stato sancito oggi dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Torre Annunziata Antonio Fiorentino. Il fascicolo è affidato al sostituto procuratore Andreana Ambrosino.
La notizia del dissequestro è stata accolta con un sospiro di sollievo sia dai Pollio sia dai tanti bagnanti che frequentano la nota località di Sorrento dove viene allestito una sorta di lido balneare. In questa zona, dal 2003, vige un’ordinanza emessa dal Comune di Sorrento che, visto il pericolo di caduta massi, ha imposto il divieto di accesso all’area demaniale marittima per rischio frane. Una prescrizione che, stando alle ricostruzioni della Procura, viene talvolta superata. Anche se un primo sequestro, eseguito un anno fa, è stato definitivamente ritirato lo scorso aprile.
Secondo il gip Fiorentino, il nuovo sequestro – risalente allo scorso 10 giugno – non può essere convalidato perché i Pollio hanno “aperto” il parcheggio in virtù di una Scia mai contestata o impugnata dal Comune. Pesano, a favore dei privati, pure i lavori di disgaggio e messa in sicurezza di una parte del costone che sovrasta la discesa a mare. Ultimo particolare: per il gip, una delle particelle sequestrate non ricade nel demanio marittimo.
Salvatore Dare