Investì e uccise il rivale in amore: il pizzaiolo di Agerola condannato a 10 anni già esce dal carcere e finisce ai domiciliari. Ma non ad Agerola, dove si consumò la tragedia il 25 ottobre 2016, bensì a quasi mille chilometri di distanza, in quel di Udine. Proprio la distanza del luogo indicato per la detenzione domiciliare, presso casa di parenti, è stata sicuramente una delle condizioni che ha consentito al 48enne Antonio Acampora di lasciare il carcere. Un’altra condizione è la piena disponibilità a cercarsi un lavoro, lì al Nord, e quindi a reinserirsi nella società, gli è valso anche il permesso ad allontanarsi da casa per le ore strettamente necessarie a svolgerlo, laddove riuscisse a trovarlo. Insomma una svolta inaspettata, dopo la condanna a dieci anni per l’omicidio di Rino Medaglia, il geometra del Comune di Agerola morto dopo essere stato investito da Acampora in via Coppola, a San Lazzaro.
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