Torre Annunziata – Il verdetto che Torre Annunziata aspettava da un anno è arrivato ieri pomeriggio. Alle 18 e 47, quando le parole del giudice per le udienze preliminari, Mariaconcetta Criscuolo hanno fermato il tempo e i respiri in quell’aula affollata di tribunale. I 15 imputati che attraverso presunte carte false e omissioni avrebbero contribuito al crollo di Rampa Nunziante finiscono tutti a processo. Tutti rinviati a giudizio. E dalle mille parole di un’udienza fiume spuntano anche inquietanti retroscena sull’inchiesta legata a quella tragedia che il 7 luglio scorso è costata la vita a 8 persone. Come i messaggi definiti “inquietanti” dal pubblico ministero Andreana Ambrosino, contenuti in una chat di WhatsApp.
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