In Italia, a fine maggio scorso, è arrivato Iliad, un nuovo gestore di telefonia mobile, che ha preso il posto di Tre (che si è fusa con Wind) ed appartiene allo stesso gruppo che detiene Free, operatore francese, quarto per numero di utenti (13,8 milioni) in patria.
Aggressiva, e non poteva essere altrimenti, la strategia commerciale di Iliad, che punta su offerte low cost e sulla trasparenza in un mercato caratterizzato da offerte spesso gonfiate da costi nascosti.
Davvero allettante l’offerta attivata al primo milione di sottoscrittori (raggiunto a metà luglio) e prorogata per ulteriori 100mila: una ricaricabile a 5,99€ al mese per chiamate e sms illimitati e ben 30 GB di traffico dati in 4G+ (di cui 2GB in roaming nei paesi UE). Compresi nel canone, che resterà invariato per sempre, una serie di servizi (Segreteria telefonica, Mi richiami, ecc.) di solito a pagamento.
A questa è seguita pochi giorni fa una seconda offerta: 6,99€ al mese per chiamate e sms illimitati e 40 GB di traffico dati in 4G+ (di cui 3GB in roaming nei paesi UE). Sarà attivata solo a 500mila sottoscrittori.
Le due offerte sono destinate sia a chi vuole attivare un nuovo numero che a chi mantiene il proprio, beneficiando della portabilità (anche a posteriori). La SIM può essere acquistata negli oltre 100 punti vendita, Iliad Store e Corner, nei SIMBox, distributori automatici presenti in centri commerciali e stazioni ferroviarie, e, ovviamente online, nel sito www.iliad.it. La scheda ha un costo di 9,99€, che include i costi di spedizione (in caso di acquisto online).
La copertura del segnale nel nostro paese è capillare anche se non tutte le zone sono raggiunte dal servizio 4G+. È bene precisare che Iliad utilizzerà a regime solo antenne di proprietà ma, momentaneamente, in molte parti d’Italia, condivide ancora l’infrastruttura di rete con Wind Tre, attraverso una tecnologia di condivisione nota come Ran Sharing. In questa fase transitoria, la società francese sta per chiudere un accordo con INWIT (Infrastrutture Wireless Italiane), società controllata da TIM, per l’affitto di oltre 11.000 antenne, cosi da avere miglioramenti in termini di disponibilità del segnale e velocità di navigazione.
E in effetti è proprio la velocità nella trasmissione dati (non la copertura) il tallone di Achille che si è palesato nel corso della nostra prova, effettuata a Napoli città e provincia. Se, in alcuni punti delle zone centrali del capoluogo, si superano i 100 Mbit/s in download e i 20 Mbit/s in upload, spostandosi in periferia e poi nell’hinterland, la situazione cambia e, in media, ci si attesta intorno ai 6-7 Mbit/s in download e i 2-3 Mbit/s in upload. Una connessione che, anche quando si finisce in 3G, rimane comunque sufficiente a svolgere le funzioni base (e-mail, wapp, google maps).
Da segnalare, infine, un servizio clienti, raggiungibile al 177, efficiente e cortese e un pannello di gestione, accessibile solo via web (manca per ora una app), completo, semplice da utilizzare ed in continuo miglioramento.
Inutile dire che il “terremoto” provocato dall’arrivo di Iliad ha costretto gli altri tre gestori a correre ai ripari introducendo nuove offerte, a tutto vantaggio dei consumatori, oggetto, nel recente passato, di piccoli soprusi di cartello come la scelta unilaterale di passare nell’addebito dei canoni dal mese solare ai 28 giorni.
Gennaro Annunziata