Vendere, in soli 22 giorni, un milione di unità del nuovo smartphone, fa capire che OnePlus non si può più considerare un fenomeno di nicchia e che il grande pubblico, grazie ad un entusiastico passaparola, ha ben compreso che il “Never Settle” (mai accontentarsi) significa poter comprare un telefono di altissima qualità ad un prezzo di gran lunga inferiore a quello dei celebrati flagship dei marchi che vanno per la maggiore. A distanza di 6 mesi dal lancio del predecessore 5T, l’azienda cinese, che continua, saggiamente, a concentrare i propri sforzi su di un solo terminale per volta, ha presentato, il 16 maggio a Londra, il OnePlus 6, un top di gamma che combina la potenza di un hardware allo stato dell’arte alla bellezza di un design sofisticato ed elegante.
Nella confezione di vendita, oltre lo smartphone, sono presenti la manualistica, un cavo USB/USB-C di colore rosso, un caricabatteria veloce da 20 W (30 minuti di ricarica bastano per coprire un’intera giornata e si passa da 0 a 100, in poco più di 60 minuti), l’eiettore del vassoio SIM, una pellicola proteggi schermo, già applicata, ed una cover in silicone trasparente, non bellissima ma efficace.
Realizzato con precisione e cura artigianali, è il primo device di OnePlus ad avere la scocca unibody interamente rivestita in vetro (Corning Gorilla Glass 5) sia davanti che dietro, dove una leggera curvatura verso i bordi garantisce una migliore aderenza alla mano.
È disponibile in quattro colorazioni. Nella variante Mirror Black il vetro di rivestimento di colore nero ha una lucidatura a specchio. Più discreta la Midnight Black in cui il nero è invece opaco. Nella Silk White (edizione limitata) viene utilizzato un pizzico di polvere di madreperla per dare un effetto scintillante alla superficie bianca. Nella Red c’è una combinazione tra rosso e inserti dorati.
Le dimensioni sono importanti (155.7 x 75.4 mm) ma il bordo è molto sottile (7.75 mm). Ha un peso di 177 g ben distribuito e bilanciato. Con tutti gli angoli morbidamente arrotondati, è comodo da tenere in mano, ha una buona ergonomia anche se è un po’ scivoloso, problema risolvibile utilizzando la cover in dotazione, che, oltre a migliorare la presa, limita i danni in caso di caduta.
La faccia anteriore, con un rapporto screen to body dell’83,81%, eccezion fatta per una sottile striscia nera in basso, è quasi interamente occupata dallo schermo formato 19:9, che ha bordi ridottissimi e, seguendo la moda del momento, è interrotto in alto da un notch, dove sono integrati la griglia in metallo della capsula auricolare, la fotocamera anteriore, i sensori di prossimità e di luminosità, ed un piccolo led di notifica.
Lungo il bordo laterale, la “Horizon Line” di OnePlus, sono presenti: a destra, il tasto di accensione/blocco e l’alert slider zigrinato a tre posizioni (squillo, vibrazione e silenzioso); a sinistra, il bilanciere del volume e il cassettino estraibile per due nanoSIM; in basso, il microfono, la porta USB Type C 2.0, un performante speaker di sistema mono e un jack audio da 3,5 mm: in alto, il secondo microfono per la soppressione dei rumori. Sul retro, in posizione centrale, dal basso verso l’alto, troviamo il logo 1+, il sensore di impronte digitali, che, oltre ad essere affidabile nel riconoscimento e veloce nello sblocco, può essere utilizzato per scattare foto, il flash dual led, e, leggermente sporgente, il modulo della fotocamera con due obiettivi allineati in verticale.
Non ha alcuna certificazione IP quindi ufficialmente non è resistente all’acqua, nonostante l’azienda cinese dichiari che “uno speciale tipo di schiuma utilizzata nell’intercapedine tra lo schermo e la batteria evita che l’acqua si infili fino alle connessioni. L’uso di materiali impermeabili per la presa cuffia e lo scanner di impronte previene i danni ai componenti principali, mentre le fessure intorno ai pulsanti del dispositivo sono sigillate mediante anelli in silicone”. Come abbiamo verificato, nel corso del nostro test, OnePlus 6 è attrezzato per resistere a una caduta nel lavandino o a un versamento accidentale d’acqua ma è meglio evitare questi incidenti, visto che la garanzia non copre eventuali danni.
Un’esperienza di visione immersiva è assicurata dal display da 6.28 pollici, un Optic AMOLED con risoluzione 1080 x 2280 pixels e densità di 402 ppi. Offre neri profondi e colori vividi con possibilità di regolarne intensità e temperatura, grazie alle calibrazioni cromatiche sRGB e DCI-P3. Ampi angoli di visione, elevato contrasto, luminosità altissima per una perfetta leggibilità anche sotto la luce diretta del sole. Si può scegliere tra cinque modalità di visualizzazione, tra cui la notturna (filtra la luce blu per affaticare meno gli occhi di sera) e quella lettura (display in bianco e nero, stile e-book reader). Utile la funzione Ambient, che, quando il telefono è in stand-by, illumina per qualche secondo il display, mostrando anche l’orario, quando arriva una notifica o semplicemente si solleva il dispositivo. Non essendoci pulsanti fisici o capacitivi, i tre tasti funzione Android (Applicazioni recenti, Home, Indietro) sono virtuali, posti in una barra di navigazione, che è possibile fare scomparire se si desidera vedere le app a tutto schermo, utilizzando in alternativa dei comandi gestuali molti intuitivi e comodi. È possibile anche “risvegliare” il telefono con un doppio tap sullo schermo.
Il processore on board è il nuovo Snapdragon 845 di Qualcomm, un potente octacore (Kryo 280 con frequenza fino a 2.8 GHz), poco energivoro grazie al processo produttivo a 10 nm. A supporto la GPU Adreno 560 e 6 o 8 GB di memoria RAM LPDDR4X. La memoria interna UFS 2.1 può essere da 64, 128 o 256 GB, non espandibile. Questa dotazione hardware, unita all’eccellente lavoro di ottimizzazione software, garantisce, come verificato durante la nostra prova, un’esperienza d’uso veloce e fluida. Si ha sempre l’impressione di avere la potenza necessaria per qualsiasi attività, dallo streaming di video HD ai giochi con utilizzo intensivo della grafica. Si passa senza alcun lag tra le diverse app in esecuzione, mantenendo numerose attività in multitasking senza mai registrare anomali aumenti di temperatura.
La batteria integrata da 3300 mAh ci ha sempre consentito di arrivare alla fine di intense giornate di utilizzo con un’autonomia residua di almeno il 15%. Nonostante la presenza del vetro, manca la ricarica wireless.
Il OnePlus 6 è un dual SIM dual standby, tramite impostazioni è possibile scegliere la SIM predefinita per dati, chiamate e messaggi. Ottima la qualità delle chiamate telefoniche, grazie ad una sezione radio con ottima ricezione, a microfoni efficienti, a capsula auricolare e a vivavoce dall’elevata resa.
Per quanto riguarda la connettività sono presenti 4G LTE cat. 16/13 (DL 1 Gbps, UL 150 Mbps), Wi-Fi (MIMO 2*2, 802.11 a/b/g/n/ac, 2.4/5 GHz), Bluetooth 5.0 con supporto aptX & aptX HD, NFC. Per la navigazione turn-by-turn, sono supportati GPS, GLONASS, BeiDou e Galileo.
Magnifiche le foto che si ottengono, anche in condizioni di illuminazione difficili, con la dual cam posteriore. La camera principale ha un sensore (Sony IMX519) da 16 Mpx con pixel da 1.22 micrometri, e un obiettivo con apertura f/1.7, zoom (8X) digitale, stabilizzazione ottica (OIS) e digitale (EIS). La camera secondaria, che serve a catturare informazioni sulla profondità di campo, ha invece un sensore (Sony IMX376) da 20 Mpx e un obiettivo con apertura f/1.7.
La fotocamera anteriore ha un sensore (Sony IMX 371) da 16 megapixel con apertura f/2.0 e stabilizzazione digitale. Oltre a garantire eccellenti selfies, supporta Face Unlock, un avanzato sistema di riconoscimento facciale che impiega meno di mezzo secondo per scansionare il volto e ci ha riconosciuti, con o senza occhiali, anche in condizioni di scarsa luminosità ambientale.
Ben disegnata e di facile utilizzo, l’interfaccia utente offre svariate modalità di scatto e funzioni: Pro, Panorama, HQ, Dynamic Denoise, Immagine chiara, Immagine RAW. L’Advanced HDR, l’algoritmo High Dynamic Range migliorato da OnePlus, mette in risalto le ombre e migliora l’illuminazione nelle foto. La funzione Quick Capture, premendo due volte il tasto di accensione, attiva immediatamente la fotocamera e, grazie a un autofocus veloce e preciso, immortala la scena desiderata prima che sia troppo tardi.
Applicabile a entrambe le fotocamere, anteriore e posteriore, la modalità Ritratto mette a fuoco il soggetto in primo piano sfocando lo sfondo, aggiungendo un sorprendente effetto di profondità di campo alle foto.
Buoni i video che si possono girare con una risoluzione massima 4K a 60fps. Sono possibili anche video in slow motion, 1080p a 240fps oppure 720p a 480fps.
L’editor video integrato consente di elaborare e filtrare i filmati girati, aggiungere manualmente la slow motion e applicare effetti di inversione e loop.
Sul 6 è installata la versione 8.1 Oreo di Android con OxygenOS 5.1.3, interfaccia utente proprietaria, che si fa apprezzare perché è priva di inutili orpelli ma ha tante interessanti e comode funzioni, come, ad esempio, la modalità “gioco” che, oltre a silenziare le notifiche, spegne i tasti software per difendere la concentrazione del gamer.
OnePlus 6 è in vendita con prezzi che vanno dai 519 euro della versione da 6GB di RAM e 64GB di memoria, passando per i 569 euro della versione da 8GB di RAM e 128GB di memoria, fino ai 619 euro della versione da 8GB di RAM e 256GB di memoria. Oltre che sullo store ufficiale è possibile acquistarlo anche su Amazon.
Gennaro Annunziata