Torre del Greco. Chi aveva programmato il rinnovo della stanza da pranzo o la semplice sostituzione del frigorifero in cucina per il mese di agosto, dovrà cambiare in fretta idea. Perché il sindaco-mobiliere Giovanni Palomba ha ordinato lo stop agli «sfratti» fino al prossimo 3 settembre. è destinato a scatenare l’ennesima ondata di polemiche il provvedimento firmato dallo storico figlioccio della Dc all’ombra del Vesuvio per tamponare l’emergenza rifiuti in città. Non bastassero i problemi «ordinari» legati alla raccolta dei sacchetti presenti in strada e all’interno delle isole ecologiche, spuntano le criticità «straordinarie» relative allo smaltimento degli ingombranti. Causa incendi, alcuni siti finali non sono attualmente operativi. E le conseguenze, a Torre del Greco, sono drammatiche: intere camere da letto – materassi compresi – sono depositate ai margini delle stazioni ecopunti, elettrodomestici di ogni tipo sono abbandonati lungo le strade e infissi in alluminio «incorniciano» i marciapiedi invasi dalle cartacce. Ma, anziché provare a trovare una soluzione al problema, la squadra di governo cittadina uscita vincitrice dalle elezioni del 10 giugno ha «pensato bene» di imporre ulteriori paletti ai cittadini. Così – a 24 ore dall’invito a depositare i sacchetti solo dalle 17 alle 23, con buona pace degli orari previsti dal capitolato d’appalto – arriva il divieto assoluto di depositare in strada i rifiuti ingombranti.
La nuova ordinanza
Dopo avere rispolverato il provvedimento con cui il 24 novembre 2017 il commissario straordinario Giacomo Barbato chiuse parzialmente le isole ecologiche, il successore del sindaco Ciro Borriello ha ordinato – in attesa dell’individuazione dl ulteriori siti idonei allo smaltimento dei rifiuti ingombranti – il «divieto temporaneo di conferimento di rifiuti ingombranti e di beni durevoli di origine domestica». In particolare – fino al prossimo 3 settembre – non sarà possibile conferire mobili, serramenti, infissi di qualunque materiale e arredi domestici nonché frigoriferi, televisori, condizionatori d’aria, forni o cucine. «Solo per comprovati motivi di necessità – si legge all’interno dell’ordinanza – i cittadini possono conferire i rifiuti ingombranti e i beni durevoli, previo appuntamento con la ditta affidataria del servizio». Ovviamente, il provvedimento non specifica cosa si intende per «comprovati motivi di necessità» né a chi toccherà stabilire la stessa necessità.
Le ronde anti-incivili
Sul fronte dei controlli, intanto, proseguono le ronde notturne organizzate dall’assessore all’ambiente Pietro De Rosa in collaborazione con gli agenti di polizia municipale guidati dal comandante Salvatore Visone. Durante la prima notte di ispezioni gli «angeli della monnezza» hanno incastrato cinque eco-criminali, sorpresi a sversare rifiuti all’interno delle stazioni ecopunti di via Tironi e via Cimaglia. Come sospettato, gli eco-criminali erano provenienti da Ercolano e Torre Annunziata: i cinque incivili sono stati multati con sanzioni da 400 euro.
La pattumiera del Vesuvio
L’ipotesi del sito di stoccaggio provvisorio a Leopardi – all’interno delle ex cave di villa Inglese – ha scatenato una bufera-social sull’amministrazione comunale. In particolare, gli abitanti del quartiere al confine con Torre Annunziata hanno già annunciato una vera e propria rivolta per scongiurare l’incubo-pattumiera. A smorzare i toni, direttamente il sindaco Giovanni Palomba: «Al momento, non è un’ipotesi al vaglio dell’amministrazione comunale». Almeno finché tutti i cittadini si terranno i mobili vecchi e i frigoriferi a casa.