Dietro quella bimba con il vestito rosa che fugge via da via Arno, c’è una nube di fumo nera che si alza veloce. «Aiuto, aiuto», grida mentre prova a richiamare l’attenzione di passanti e automobilisti. Tra le mani stringe un peluche, uno dei superstiti dell’inferno di fuoco scatenatosi all’interno dell’appartamento in cui è nata e cresciuta. Poco lontano c’è la mamma che con un fazzoletto sulla bocca e con una bottiglia prova a domare le fiamme, aiutata da qualche vicino di casa più coraggioso che prova a darle man forte. L’abitazione dove la donna vive insieme al marito e due bimbi piccoli sta andando in fiamme, divorata da un rogo scaturito da un corto circuito partito dal malfunzionamento di un ferro da stiro. Una scintilla che scatena l’inferno in quel quartiere alle spalle della stazione della Circumvesuviana di Terzigno finita al centro dell’attenzione ieri mattina. A scuotere la città le sirene delle camionette dei vigili del fuoco e delle auto dei carabinieri che sfrecciano per la città, l’incubo in via Arno brucia i ricordi e i sacrifici di una vita.
CRONACA, Vesuviani
31 agosto 2018
Terzigno. Inferno di fuoco in un’abitazione, famiglia salvata