Un vulcano dormiente, l’ultimo terremoto registrato appartiene alla storia di un secolo fa, e poi d’improvviso il 21 agosto scorso Ischia si riscopre fragile alle emergenze naturali e senza un piano di evacuazione che possa mettere al riparo sicuro i suoi abitanti. Di un piano di allontanamento si sta cominciando a parlare, e prendera’ forma non appena si e’ esaurita la fase di emergenza. “Ne stiamo gettando le basi – spiega il capo dipartimento della Protezione Civile campana, Raffaele Pinto a margine del congresso internazionale ‘Cities on Volcanoes’ in corso a Napoli – anche perche’ non era previsto, a differenza di quelli per l’area vesuviana e per i Campi Flegrei. Ed e’ un piano molto complicato da realizzare, perche’ prevede il trasporto solo via mare. Bisogna quindi valutare anche le condizioni meteo che condizionerebbero molto le operazioni”.
CRONACA
3 settembre 2018
Terremoti: Ischia, dopo sisma si pensa a piano evacuazione