Torre del Greco. Durante la campagna elettorale è stata la «tigre» cavalcata da tutte le forze politiche in corsa per prendere il posto dall’amministrazione comunale targata Ciro Borriello: la rivoluzione della viabilità tra il quartiere Sant’Antonio e il centro storico doveva essere – attraverso il ripristino del doppio senso e l’addio alla maxi-rotatoria voluta proprio dall’ex deputato di Forza Italia – il primo atto della nuova squadra di governo cittadino guidata da Giovanni Palomba. E, non a caso, il leader della carovana del buongoverno uscita vincitrice dalle urne aveva immediatamente «allertato» il comandante della polizia municipale Salvatore Visone per avviare le procedure necessarie al «cambiamento» annunciato alla vigilia del voto. Ma – a dispetto delle sollecitazioni di vari alleati, a partire dal capogruppo della lista civica La Svolta, il «camaleontico» Ciro Piccirillo – il sogno del ripristino del piano-traffico cancellato a ottobre del 2009 resta chiuso in un cassetto.
I dubbi sul flusso delle auto
Perché, una volta presa visione degli atti alla base della maxi-rotatoria tra il quartiere Sant’Antonio e piazza Luigi Palomba, il sindaco è stato costretto a un’imprevista frenata. Anzi, a una vera e propria retromarcia: «La decisione di istituire il senso unico tra via Nazionale, piazza Luigi Palomba, viale Campania e via Alcide De Gasperi – spiega lo storico figlioccio della Dc all’ombra del Vesuvio – venne prese al termine di uno studio tecnico in cui venivano evidenziati i vantaggi della maxi-rotatoria in termini di flussi di traffico. Prima di procedere a una nuova rivoluzione della viabilità, dobbiamo verificare l’attualità dei vantaggi rilevati all’epoca dell’istituzione del senso unico». Dunque, un nuovo studio complessivo dei flussi di traffico per scongiurare il rischio di peggiorare anziché migliorare la situazione. «Intanto, qualcosa già si è mossa – sottolinea Giovanni Palomba -. Grazie all’inversione del senso di marcia in via Cimitero, decisa insieme all’assessore alla viabilità Monica Ascione, abbiamo sicuramente diminuito del 20% il numero di auto in precedenza costrette a percorrere piazza Luigi Palomba per tornare in direzione Litoranea. Questa deve essere la linea dell’amministrazione comunale: procedere con interventi migliorativi, senza esperimenti di cui non si conoscono esattamente benefici e svantaggi».
L’incubo dei costi
Non solo. L’eventuale ripristino del doppio senso di marcia in via Nazionale e viale Campania porterebbe, inevitabilmente, allo smantellamento della rotatoria a Sant’Antonio. Un’operazione, ovviamente, non a costo zero per le casse del Comune. E se i risultati non dovessero essere soddisfacenti, lo spettro della corte dei conti si potrebbe nuovamente allungare su palazzo Baronale. «A oggi, i disagi sono ridotti – conclude il sindaco -. Chiediamo a cittadini e automobilisti il tempo necessario a mettere in piedi un complessivo piano della viabilità, in modo da soddisfare sia le esigenze degli abitanti della periferia sia le richieste dei commercianti delle varie strade interessate dalla maxi-rotatoria». Insomma, il cambiamento – dovesse mai avvenire – non è dietro l’angolo.