Capri – C’è Jackie Kennedy che passeggia in notturna per via Camerelle aperta in suo onore; ci sono i coloridell’isola dei faraglioni, il clima di libertà e inclusione che l’ha sempre caratterizzata; la moda sbarazzina che ha attirato ipiù grandi stilisti del mondo. C’è un pezzo della storia diCapri nella mostra allestita in occasione delle celebrazioni per l’anniversario del Prix Italia, il concorso televisivo promosso dalla Rai e nato proprio sull’isola delle sirene, nel 1948. “Da Capri a Capri: 70 anni di storytelling internazionale” è allestita in cinque sale del Cuarto del Priore della Certosa disan Giacomo per raccontare, attraverso immagini, suoni, e unaserie di capi e oggetti di cui l’isola è stata ispiratrice e laRai testimone con le sue riprese e le sue cronache, la trasformazione da rifugio per pochi a mito pop amato nel mondo. Curata da Fabiana Giacomotti, scrittrice e direttore scientifico del Master in Teoria e Strategie della Moda all’Università di Roma La Sapienza, allestita dal Prix Italia con il contributo del Centro di Produzione Rai di Napoli, l’esposizione, inaugurata oggi per chiudere il 30 settembre, sisvolge lungo un percorso scandito da una selezione di immagini e dati dell’archivio del Prix Italia, in cui compaiono nomi comeSamuel Beckett e Ingmar Bergman, da una postazione dell’Archiviodella Canzone Napoletana dedicata a Capri, selezionata da Luigi Aveta, e da trenta fra abiti e accessori presentati su manichini creati da Bonaveri per l’occasione. Sono esposti abiti delle firme più importanti del made in Italy e della storia della moda italiana, fra cui RenatoBalestra, Rocco Barocco, Capucci, Enrico Coveri (cha a Capri debuttò come stilista di Tiberi), Livio De Simone, GianfrancoFerré, Irene Galitzine, Isaia, André Laug, Missoni, La Parisienne, Emilio Pucci, Valentino, oltre ai pantaloni al polpaccio brevettati dalla stilista tedesca Sonja De Lennart e portati al successo da Audrey Hepburn, tornano nelle stesse saledel monastero dove sfilarono per la prima volta, in un confronto fra ieri e oggi attraverso i video storici. Poi le immaginidelle artigiane del pizzo al tombolo in una ripresa dei primiAnni Cinquanta. Una danza folkloristica presentata a un pubblico di signore impellicciate e di uomini in abito da sera in unabizzarra serata “Capri en rose” dell’aprile 1959. Roger Vivierche ride accanto a Federico Forquet; Paco Rabanne; Pierre Cardin. E ancora Verushka acconciata con alghe e coralli per la sfilata di Valentino a “Mare Moda Capri”, l’evento organizzato da Rudi Crespi che fra gli anni Sessanta e i Settanta porta l’isola all’attenzione del fashion system mondiale. I caftani ei pagliaccetti da mare di Missoni, protagonisti della collezione1970; i palazzo pijiama di Irene Galitzine intervistata nel 1968da Benedetta Barzini a Villa Vivara per “Linea contro Linea”, il primo programma di moda, design e mondanità della storia. La cronaca puntuale di grandi emozioni. Oltre alle immagini, ai filmati e alla musica, l’esposizione prevede anche momenti live, di coinvolgimento per il pubblico eper gli ascoltatori, grazie ad Andrea Borgnino, autore e conduttore di Rai Radio Techeté, che dalla postazione allestita nel cuore del percorso animerà ogni giorno la mostra con ospiti, commenti e testimonianze.
M|CULT
25 settembre 2018
Prix Italia: 70 anni di Capri tra musica e stileL’isola nelle immagini Rai e abiti storici del made in Italy