Torre del Greco. Al suo negozio di detersivi e prodotti per la casa in via Amalfi – la strada di collegamento tra piazza Luigi Palomba e viale Campania – i carabinieri della caserma Dante Iovino sono arrivati al termine di un’inchiesta-lampo, innescata dalla classica «soffiata» di una fonte confidenziale e confermata dalle indagini condotte dagli uomini in divisa guidati dal capitano Emanuele Corda e coordinati dal luogotenente Vincenzo Amitrano. Acquisita – non solo attraverso i classici servizi di appostamento e controllo – la certezza della presenza di droga all’interno dell’attività commerciale, i militari dell’Arma si sono fiondati nel negozio.
Sono bastate due rapidi accertamenti per trovare tra gli scaffali dei prodotti per le grandi pulizie, la «merce sporca» destinata a finire sulle piazze dello spaccio del centro storico: quattro panetti di hascisc per circa 400 grammi. Plance di droga di cui la proprietaria dell’attività – Marianna Farese, 33 anni, già «pizzicata» a settembre del 2017 a vendere sostanze stupefacenti – non ha saputo indicare la provenienza.
Inevitabili, sono scattate le manette con l’accusa di detenzione di droga ai fini di spaccio. Le quattro plance di «fumo» sono state, invece, poste sotto sequestro. A 24 ore dalle manette, la donna è comparsa – assistita dall’avvocato Maurizio Toscano – davanti al giudice monocratico Maria Capodeca del tribunale di Torre Annunziata per la convalida del fermo eseguito dai carabinieri. Pronto un militare dell’Arma ha ricostruito le fasi dell’arresto avvenuto in via Amalfi, mentre la donna si è avvalsa della facoltà di non rispondere.
Alla luce del precedente arresto – avvenuto esattamente un anno fa, a macchiare la fedina penale di Marianna Farese – il pubblico ministero Antonella Lauri ha chiesto la misura degli arresti domiciliari per la commerciante di 33 anni con l’hobby per le sostanze stupefacenti. Al contrario, invece, il giudice monocratico Maria Capodeca ha ordinato la scarcerazione dell’arrestata e il «semplice» obbligo di firma davanti all’autorità giudiziaria fino alla conclusione del processo con rito direttissimo. Il verdetto per Marianna Farese dovrebbe arrivare a fine ottobre.