Ennesimo colpo di scena nel processo infinito per l’omicidio dei fratelli Marco e Maurizio Manzo, uccisi in un agguato di camorra nel febbraio del 2007 a Terzigno. Giovanni Birra, lo spietato boss del clan di Ercolano, è stato condannato (di nuovo) all’ergastolo con l’accusa di essere uno dei mandanti del massacro costato la vita alle due vittime. Una sentenza, quella firmata dalla Corte d’Assise d’Appello del tribunale di Napoli ieri mattina, per certi versi inattesa. Birra, infatti, per questo delitto aveva già incassato il carcere a vita in primo e secondo grado. Ma qualche mese fa la Cassazione ha deciso di annullare con rinvio il verdetto, chiedendo un nuovo processo per il capoclan recluso al 41 bis nel super carcere di Sassari. Una decisione che si basava, essenzialmente, sulle osservazioni poste alla base del ricorso firmato dagli avvocati Alessandro Pignataro e Sergio Cola. Un ricorso nel quale veniva dimostrato che all’epoca del delitto Birra si trovava già recluso al regime del carcere duro e che quindi non avrebbe potuto dare il via libera al massacro come ipotizzato, invece, dalla Direzione Distrettuale Antimafia.
CRONACA, Torre del Greco
12 ottobre 2018
Torre del Greco. Uccise i fratelli Manzo nel bar, ergastolo a Giovanni Birra