LA TRINCEA DELLA LIBERTA’ – “La stampa può, naturalmente essere buona o cattiva, ma è certo che senza libertà non potrà essere altro che cattiva” (Alberto Camus). Probabilmente se Di Maio & co. dedicassero più del loro tempo alla lettura (magari anche di libri di geografia…) conoscerebbero quello che Camus scriveva un poco di anni orsono e magari qualche riflessione autocritica su certe proposte… Sicuramente non avrebbero auspicato la chiusura dei giornali o anche individuato tra le priorità del paese quella delle agenzie di stampa (“le rivedremo…” pronunciato dal buon sottosegretario Vito Crimi) per non parlare del taglio dei finanziamenti per l’editoria. Povera Costituzione, povero articolo 21… Peccato che tra le letture mancanti dei Nostri governanti certamente ci sono i lavori Preparatori della Costituzione. Conoscerebbero la genesi del fascismo e gli “antidoti” necessari perché non ritornino forme di potere autoritario. Sperando che qualche loro ispiratore non abbia, invece, letto e capito troppo bene… Una democrazia non può tollerare che chi amministra la cosa pubblica pronunci fatwe nei confronti di chi non è coerente con il “potere”. Non può tollerare (rectius: favorire) la libera espressione. Anche, o meglio innanzitutto, della critica. La politica, quella vera, è la capacità di trovare sintesi, mediazioni. Raccogliere spunti, suggerimenti o rilievi. Il resto è qualcosa di diverso, che ha obiettivi diversi! Ogni cittadino che vuole continuare a vivere in un paese democratico deve saper condividere questa battaglia di civiltà. Non c’è tempo per aspettare, riflettere. Ognuno deve saper dire no a questa “barbaria” illiberale
CRONACA, metropolis
26 ottobre 2018
Giosuè Starita: non c’è tempo per aspettare, riflettere. Ognuno deve saper dire no a questa “barbaria” illiberale