Cinque anni di carcere. Oltre ai danni da riconoscere in sede civile. Condanna confermata ma con sconto di pena per Cipriano De Martino, il sessantenne della frazione di Moiano accusato di essere il piromane che nell’estate di un anno fa diede fuoco al Monte Faito. La sentenza è stata emessa oggi pomeriggio dalla Corte d’Appello di Napoli. Il contadino di Vico Equense è imputato per incendio boschivo doloso e che ancora oggi si trova ancora agli arresti domiciliari.
Secondo la Procura di Torre Annunziata, De Martino appiccò il rogo volontariamente. Anche se il presunto piromane chiarì, già durante le indagini, di aver dato fuoco alle sterpaglie senza l’intenzione di ferire a morte la montagna. Una tesi che non ha retto e che a chiusura del processo di secondo grado l’ha visto condannato. I difensori di De Martino è pronto a presentare ricorso per Cassazione, abbozzano un sorriso amareggiato i rappresentanti delle parti civili ovvero Wwf, Vas, associazione Pro Faito onlus e Comune di Vico Equense (difensori Guido Di Nola, Giovanni Pollio, Luigi Capriello ed Emiliana Dubbioso). Assente invece il parco dei Monti Lattari.
Salvatore Dare
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