«E’ eterno un ragazzo che sogna con gli occhi bagnati». Sulle cancellate della parrocchia Sacro Cuore, dove ieri quasi duemila cittadini di Pompei hanno voluto dare un ultimo saluto a Pasquale Manzo, campeggia uno striscione che riporta le parole del singolo L’Eternità-Il mio quartiere. «E’ un pugno nello stomaco», continua a ripetere un’amica mentre piange tagliando un nastro che tiene stretti i palloncini che di lì a poco voleranno insieme alle lanterne. «Questa canzone è la più bella dichiarazione d’amore. Dice: “in fondo, l’eternità per me sei tu”. Pasquale ci lascia un grande vuoto, incolmabile». Sono tutti affranti gli alunni del Liceo Pascal, l’istituto frequentato dal 14enne morto sabato scorso in Algeria, dove era arrivato per riabbracciare dopo mesi il papà-carabiniere che presta servizio al Consolato. Il dolore si legge nei loro occhi pieni di lacrime. «Come faremo da domani?», s’interrogano mentre la bara bianca si fa spazio all’uscita della chiesa tra lacrime e applausi, e soltanto una t-shirt bianca – come omaggio a Pasquale – a ripararli dal vento.
CRONACA, Pompei
7 novembre 2018
Pompei. In duemila per l’ultimo saluto a Pasquale: “Sorriderà in noi”