Torre del Greco. «Feste, farina e forca» erano le tre F con cui Ferdinando di Borbone sosteneva di riuscire a governare Napoli. Una convinzione in passato abbracciata dal sindaco-monarca Ciro Borriello e ora rispolverata dal «democristianissimo» Giovanni Palomba. Pronto a mettere da parte i disastri provocati un’emergenza rifiuti senza precedenti all’ombra del Vesuvio e a saccheggiare le casse del Comune per regalare ai cittadini di Torre del Greco un Natale da 250.000 euro. Una cifra-record, capace di mettere d’accordo tutte le litigiose fazioni della variegata maggioranza uscita vincitrice dalle elezioni di giugno.
L’ok della giunta
Le linee di indirizzo per il cartellone delle feste di fine anno sono state approvate in giunta a metà settimana, su proposta dell’assessore-fantasma Anna Pizzo. A dispetto del titolo «Fantasie di Natale» le novità presenti all’interno del provvedimento approvato all’unanimità dall’esecutivo cittadino sono praticamente inesistenti: previsti i «soliti» saltimbanchi da strada, spettacoli teatrali e comici nonché una notte bianca – cavallo di battaglia del camaleonte Ciro Piccirillo già all’epoca di Gennaro Malinconico e Ciro Borriello – ispirata al celebre film Alice nel paese delle meraviglie. Magari con il sindaco a recitare il ruolo del «re di cuori» e la first lady Dorotea Rinaldi in versione «Regina di cuori». Per la parte del Cappellaio Matto, invece, sarebbero già cominciate le selezioni a palazzo Baronale. All’elenco dei déjà vu manca il trenino caro al golden boy Stefano Abilitato, promesso – a costo zero per il Comune – dall’associazione commercianti torresi. A breve, il dirigente del servizio eventi e cultura dovrebbe promuovere l’avviso pubblico per la ricezione delle proposte progettuali, a cui destinare i circa 100.000 euro e spiccioli previsti dalla variazione di bilancio approvata durante l’ultimo consiglio comunale. Ulteriori 50.000 euro, poi, saranno destinati alle «prestazioni di servizio».
Il pastorello del Comune
Ma l’evento di punta del Natale 2018 a Torre del Greco sarà la mostra «Arte a Palazzo» fortemente voluta dal consigliere comunale Michele Langella – non a caso noto come ‘o pasturiello – già in passato «direttore artistico» della kermesse organizzata a palazzo Baronale per esaltare l’artigianato locale e l’arte presepiale e sacra. Superati brillantemente i gravi problemi di salute alla base della sua assenza al consiglio comunale di metà ottobre, l’esponente di Dai – la lista civica di riferimento dell’assessore Anna Pizzo – ha già cominciato a «prendere le misure» per la mostra. La federazione del fare Agli eventi di Natale guardano con interesse i componenti della Federazione del Fare. Non a caso, approvata la delibera, i proseliti del maxi-gruppo voluto da Salvatore Antifono – il regista-ombra della carovana del buongoverno guidata da Giovanni Palomba – si sono incontrati in un noto bar del centro cittadino per cominciare a fare qualcosa. Ai primi transfughi dalle proprie liste – Simone Gramegna, la pasionaria Carmen Pomposo – si sono aggiunti la maestrina del Comune Iolanda Mennella e il presidente del consiglio comunale Felice Gaglione. Non è escluso l’arrivo a breve di qualche proposta per rendere davvero indimenticabile il Natale sotto il Vesuvio.
Il caro-luminarie
A completare l’elenco delle spese record, i 100.000 euro previsti per le luminarie. Con buona pace delle luci acquistate nel 2015 e dimenticate in chissà quale deposito dell’ente di largo Plebiscito.