Sul caso Gomorra resta il mistero. Una serie di contraddizioni e a finire sotto accusa è ancora il prospetto inviato dal Comune alla produzione della serie in onda su Sky. In effetti, durante i sopralluoghi effettuati dalla troupe della fiction, arrivata alla 4 stagione, non erano stati ipotizzati costi per la manutenzione dell’ex carcere di Gragnano, scelto come set. Perché a colpo d’occhio era ben chiaro che l’esborso sarebbe stato importante. Né la produzione neanche l’ente aveva posto l’accento sulle fatture che sarebbero arrivate dalla ditte che, in parte, erano addirittura già state impegnate. Quella location era l’ideale per girare alcune scene per la serie Gomorra che, durante la prima visita nell’ex penitenziario, aveva puntato l’interesse sul parlatorio. Ideale anche per il Comune che avrebbe cominciato a riqualificare la struttura degradata di via Petrelloni. Un accordo che sarebbe finito con una firma. Quella che avrebbe dovuto apporre il team Cimmino sotto il prospetto inviato dalla produzione di Gomorra. Ma il pdf, raggiunto l’ufficio comunale, ha subito delle modifiche. A essere stato ritoccato da una “manina” che resta anonima, sono stati almeno 4 punti sulla concessione del bene pubblico. Un ex carcere blindato dietro regolamenti e postille che hanno fatto storcere il naso ai produttori della fiction Gomorra che, dopo aver sottoposto l’affare ai propri legali, hanno salutato Gragnano battendo la ritirata. Troppe precisazioni che non sono piaciute alla produzione della serie che con un “grazie” ha licenziato la proposta, ritenuta non vantaggiosa.
CRONACA, Gragnano
15 novembre 2018
Gragnano. Una manina cambia gli atti. Giallo sul set di Gomorra