I vini del Sud affondano le radici non solo nel terreno ma in una storia millenaria intarsiata di culture. Dalla memoria dei suoi luoghi l’azienda vitivinicola Basilisco trae l’origine del nome che in greco significa ‘’Piccolo Re’’, titolo attribuito al governatore di Bisanzio. Viene fondata in Basilicata nei primi anni ‘90, nel cuore del Vulture, a Barile (Pz), dove le caratteristiche del suolo, ricco di componenti vulcanici e argillosi consentono di realizzare vini longevi e dall’assaggio coinvolgente. Alla conduzione dell’azienda c’è Viviana Malafarina che si fa portavoce di uno dei vitigni italiani a bacca rossa maggiormente apprezzati e riconosciuti nel mondo: l’Aglianico. Nel 2011 la campana Feudi di San Gregorio rileva Basilisco completando un progetto di conservazione e valorizzazione del territorio in cui si trovano le grotte dello Shesh, realizzate nel XV secolo dal popolo albanese che si stabilì in questo territorio sfuggendo alle pressioni dei Turchi. Quelle che furono case per le loro famiglie sono oggi i luoghi in cui importanti vini riposano in attesa di esprimersi nei nostri calici. È qui che nasce il Teodosio, Aglianico del Vulture Doc. Vinificato in purezza, affinato in barrique di rovere francese, di II e III passaggio, nelle antiche grotte di tufo. L’annata 2013 si presenta con un colore rubino, al naso emerge una buona complessità olfattiva, piccola frutta rossa, sottobosco e sentori di spezie dolci. All’assaggio è caldo, alcol 13,5%, morbido e fresco, con un tannino ingentilito e per nulla svilito dall’uso del legno. Un vino che conserva la magnificenza del natio territorio anche grazie al contributo di Pierpaolo Sirch, responsabile dei Vigneti. Abbinamento ideale è il classico ragù napoletano.
Gennaro Miele