Nonostante le forti oscillazioni del loro valore, le nuove monete digitali stanno conquistando attenzione crescente soprattutto tra i giovani. Per acquistare i bitcoin e le altre cripto valute (Ethereum, Litecoin, ecc.), la startup romagnola Chainblock ha da qualche tempo iniziato ad installare in Italia dei bancomat dedicati.
L’acquisto è veloce e sicuro. Inserendo contanti (da 5 a 3mila euro) in questi particolari ATM, in pochi minuti vengono accreditati i fondi sul un portafoglio virtuale (wallet) preesistente oppure su uno nuovo generato al momento.
Per effettuare una transazione occorre registrarsi la prima volta attraverso un processo di identificazione in quattro step. Bisogna inserire il proprio numero di cellulare, una one time password (usa e getta), il documento di identità fronte-retro, e, infine, fare un selfie del viso per fare un confronto biometrico con la foto del documento.
«Nel 2013 ho preso un aereo e sono andato a Las Vegas a conoscere i ragazzi di Robocoin, la società che produce bancomat per i bitcoin. Ho comprato due bancomat a 18mila euro l’uno. Mia madre mi ha detto che ero pazzo. Oggi ho 10 bancomat in tutta Italia, di cui 8 operativi, che hanno transato negli ultimi 6 mesi 2 milioni di euro», questo il racconto del vulcanico fondatore di Chainblock, Federico Pecoraro, che incassa commissioni, che vanno dal 2 al 4% del transato.
Dopo Milano, Firenze, Torino, Alba, Verona e Cagliari, nei giorni scorsi un ATM di Chainblock è stato installato a Roma nella sede di Infocoin, un’associazione culturale che fa informazione, orienta, organizza corsi, eventi e appuntamenti su tutto ciò che riguarda le cripto valute e la tecnologia blockchain.
Gennaro Annunziata