Grazie a una speciale apparecchiatura, la termocamera, chiesta appositamente dal primo dirigente Luigi Rinella, capo della Squadra Mobile della Questura di Napoli, al Servizio Polizia Scientifica di Roma, diretto dal questore Fausto Lamparelli, i poliziotti hanno individuato nell’abitazione dell’imprenditore Adolfo Greco, figura centrale dell’odierna inchiesta della Dda partenopea, una intercapedine dove erano stati nascosti circa 2,5 milioni di euro in contanti. All’indagato e’ stata notificata una misura cautelare con la quale gli viene contestato il reato di concorso in estorsione, aggravato dall’avere agevolato una associazione mafiosa (l’ex art.7 da qualche mese diventato 416bis 1, ndr). La termocamera riesce a individuare le cavita’ nei muri: ed e’ stato grazie a questo strumento che gli agenti, a casa di Greco, sono riusciti a trovare l’intercapedine dove erano stati nascosti i soldi.
Castellammare, CRONACA
5 dicembre 2018
Castellammare. Estorsioni e scacco ai clan: trovati 2 milioni e mezzo di euro in contanti – IL VIDEO