E’ il 9 agosto del 2014 quando a Castellammare gli agenti del commissariato bloccano in una Peugeot 208 nera Giovanni Cesarano e Aniello Falanga. Sono i due uomini che, per conto della cosca dei Cesarano attiva a Ponte Persica e sull’area stabiese pompeiana, stanno raccogliendo le tangenti in diverse attività commerciali della zona. Hanno appena taglieggiato un imprenditore dal quale hanno ricevuto quattromila euro in contanti, avvolti in fogli A4. Non sanno che da qualche mese anche nella loro auto sono piazzate cimici e microspie che consentono di seguire, alla Dda, ogni passo. Sono trascorse da poco le nove del mattino quando la polizia li blocca: nella tasca portaoggetti della portiera anteriore destra vengono trovate 80 banconote da 50 euro. Nella stessa tasca vengono trovati altri quattromila euro e un foglio di carta sul quale sono annotati i nominativi di molteplici esercizi commerciali che si trovano tra Castellammare e Pompei.
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