Si chiama Ghb. Si tratta di un acido grasso già presente nell’organismo umano. Ma che è contenuto pure in alcuni farmaci, tipo quelli che vengono somministrati a coloro che hanno problemi di alcolismo. Eppure, il Ghb viene smerciato anche sul mercato nero, in particolare sul web. E prende il nome di “droga dello stupro”. Si presenta come un liquido denso insapore e incolore, una sorta di sciroppo. Ma non mancano polveri che contengono le stesse sostanze e che vengono sciolte in bibite e drink. Che cosa provoca il Ghb? Produce gli stessi effetti dell’ecstasy, cioè disinibizione, diminuzione dell’ansia e incapacità di reagire a violenze. E’ ciò che, stando alle inchieste, hanno dovuto subire sia la turista inglese che ha denunciato una violenza di gruppo al Mar hotel Alimuri di Meta sia la ragazza abusata nel ristorante “I Giardini di Tasso” a Sorrento. I due casi sono avvenuti nello stesso periodo, tra ottobre e novembre del 2016, a pochi chilometri di distanza, ma non ci sono legami tra i presunti violentatori. Ma la Procura di Torre Annunziata continua a indagare. Perché colpisce che in penisola sorrentina siano venuti a galla le storie di due donne violentate, negli stessi giorni e più o meno con la stessa modalità. Evidentemente, accertare la verità spetterà ai giudici del Tribunale di Torre Annunziata in sede di giudizio. Eppure le tracce inducono a pensare che ci siano dei canali privilegiati per l’approvvigionamento di Ghb. Caccia ai canali E’ principalmente l’inchiesta che vede in carcere il ristoratore Mario Pepe e la complice Chiara Esposito a destare più di un’ipotesi. D’altronde, nell’ordinanza di custodia cautelare, si fa riferimento a dichiarazioni fornite dalla vittima delle violenze commesse nel locale di via Pietà. Laura (nome di fantasia) dice alla polizia giudiziaria di aver saputo da un amico che Pepe e la giovane le avevano somministrato «una sostanza denominata Ghb, sostanza di cui Mario (Pepe, ndr) andava fiero di esserne in possesso e di essere uno dei pochi a poterla reperire». Ecco, è qui che si apre un’altra partita. Pepe, se confermate le accuse, dove ha acquistato la droga dello stupro? Da uno spacciatore? O utilizzando altri contatti? Il farmaco Il Ghb può essere recuperato già acquistando un farmaco. Si chiama Alcover. Per prenderlo Lo scenario Droga da Torre Annunziata per le notti brave nel localeMARIO PEPE Il cinquantaduenne residente a Meta è accusato di aver violentato una giovane nel suo locale con il supporto di una complice. E’ detenuto.è necessaria una prescrizione medica. Il prodotto viene impiegato per gli alcolisti. E’ proprio un perito a evidenziarlo al giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Torre Annunziata Emma Aufieri nella sua relazione inserita nell’ordinanza d’arresto per Pepe ed Esposito. Ma c’è un altro scenario da valutare e la polizia del commissariato di Sorrento, come in passato per l’inchiesta di Meta, non lo esclude a priori. E’ possibile che Pepe o qualche suo conoscente abbia acquistato il prodotto navigando su internet? La risposta definitiva non c’è, seppur la commercializzazione della droga dello stupro viene portata avanti sul “dark web”. E’ la parte oscura della rete, raggiungibile soltanto attraverso specifiche configurazioni dei software.
CRONACA
10 dicembre 2018
Ghb, la droga dello stupro Ora è caccia a chi la vende