Gli ordinativi della droga arrivavano via sms e via wathsapp. Da Sorrento, dove il ristoratore arrestato per una brutta storia di violenza sessuale portata a termine con la droga dello stupro, direttamente a Torre Annunziata. Dove un pusher che aveva legami e contatti utili riusciva a procurare la “roba” in tempi rapidissimi e a costi molto convenienti. Il pusher di fiducia Gli investigatori sono sulle tracce del pusher che riforniva Mario Pepe, il ristoratore di Sorrento finito in cella con l’accusa di violenza sessuale. Una serie di riscontri e di riferimenti che potrebbero portare, nel giro di pochissimi giorni, a stringere il cerchio nei confronti degli spacciatori che facevano affari in penisola sorrentina.
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