Era nato il 2 ottobre scorso, una breve vita che è finita in un posto che dovrebbe essere tra i più sicuri: la culla. Un piccolo di appena due mesi è deceduto durante la notte tra mercoledì e giovedì per un arresto cardiocircolatorio, riscontrato poi dai medici dell’ospedale San Leonardo di Castellammare. Una tragedia, la seconda, che ha colpito l’intera comunità di Campora, scossa ieri da un altro grande dolore. La perdita di una giovane vita, che si è verificata a distanza di due anni dal decesso di Sebastiano Petrucci, di 18 anni, ucciso dalla meningite il 28 dicembre del 2016. Si spengono le luci delle feste ad Agerola e si accendono i ceri di preghiera, per sostenere la giovane famiglia distrutta da un dolore enorme.
Angeli, e come un Angelo è andato via, ma troppo presto. Un mistero a cui nessuno può dare risposta». Sgomento anche per don Giuseppe Milo, parroco della chiesa di San Martino Vescovo di Campora, che questa mattina dovrà accogliere la piccola bara bianca. «Lo hanno chiamato Roberto e sarebbe stato portato davanti all’altare subito dopo le feste natalizie, per ricevere il battesimo – ricorda don Milo – Di parole non ce ne sono. Ancora una volta siamo costretti a una terribile prova di dolore che tocca l’intera comunità di Campora, durante giorni di attesa della nascita di Cristo. Come affrontare questa triste realtà? Dove trovare la forza? Solo attraverso la preghiera e il silenzio». «Uno degli organizzatori del nostro presepe vivente è il nonno del piccolo Roberto. Non c’è lo spirito giusto per poter festeggiare e unitamente all’associazione “Insieme in Parrocchia” si è deciso di spostare la data di inizio della rappresentazione che era in programma per domenica 16 dicembre», spiega don Giuseppe Milo.