BOLIVIA – La fuga dell’ex terrorista dei Pac Cesare Battisti finisce a Santa Cruz de La Sierra, entroterra boliviano, dove lo catturano agenti boliviani con Interpol e polizia italiana. Non è escluso possa essere in Italia oggi o domani: un aereo con uomini Aise – l’intelligence dell’estero, il cui contributo è stato fondamentale per l’arresto – e investigatori della Polizia è già in volo verso la Bolivia. Documenti falsi, Battisti era in strada (c’è anche un suo video della polizia), non ha tentato la fuga. La svolta da intercettazioni nelle indagini della procura generale di Milano. Accertamenti sulla rete di protezione. In forza di un accordo con il Brasile, l’Italia si è impegnata a garantire che non sarà applicato l’ergastolo, pena vietata dalla costituzione carioca. Esulta il presidente Bolsonaro
Soddisfazione bipartisan del mondo politico per la cattura dell’ex terrorista. A partire dal capo dello Stato Mattarella, che auspica una rapida consegna di Battisti all’Italia, mentre il premier Conte ricorda che lo attendono le nostre carceri, dove espierà le pene non per le sue idee ma per i delitti per i quali è stato condannato. ‘Pacchia finita, ora in galera a vita’, twitta Salvini. Per Renzi è ‘una bella notizia per tutti gli italiani senza distinzione politica. Ora sconti qui la sua pena’. Sollievo di Alberto Torregiani, figlio del gioielliere ucciso dai Pac e a sua volta rimasto ferito: ‘E’ fatta, credo sia la volta buona’.