Un’altra notte di inferno. Un’altra autovettura incendiata e un’altra inchiesta che si aggiunge alle altre. Ma c’è un elemento comune che – secondo gli investigatori – lega i singoli episodi: la camorra sta mettendo le mani su appalti ed imprese e ora tremano anche i colletti bianchi. In città torna la paura dopo l’ultimo raid di fuoco verificatosi la scorsa notte. Nel mirino dei malviventi, ancora una volta, un’autovettura divorata dalle fiamme. La modalità sempre la stessa, quella preferita dai clan: un liquido infiammabile, un’accendino e via al rogo di notte per mettere paura. Non restano tracce, sopratutto in zone dove non esiste una videosorveglianza, e i malviventi, per ora, riescono a farla franca. E anche in questa occasione gli elementi ci sono tutti. Un raid con molta probabilità su commissione, un messaggio da lanciare al titolare dell’autovettura, come era già accaduto negli altri due episodi, e che fa accendere i riflettori da parte degli investigatori che ora scavano nella vita dell’uomo per cercare almeno un solo dettaglio che possa unire tutti i casi.
Giovanna Salvati