«I diamanti sono i migliori amici di una donna», recitava una celebre frase dell’attrice americana Marilyn Monroe. Una pietra preziosa che, diversamente dall’oro, mantiene il suo valore. Ed è per questo che oltre a essere considerati gli “amici” delle donne riescono ad attrarre anche gli uomini, perché l’acquisto di diamanti è tra i primi posti degli investimenti sicuri. Questa volta, però, qualcosa è andato storto e i correntisti di bel 6 istituti di credito a livello nazionale sono stati truffati. Perché, su suggerimento delle stesse banche, avevano deciso di comprare diamanti sì, ma che poi si è scoperto non essere così preziosi, tanto quanto si erano pagati. Ovvero, pietre di valore nettamente inferiore. Sul raggiro il Tribunale di Milano ha aperto un’inchiesta e nel procedimento penale ci sono finite 6 banche, per aver dato seguito all’attività della Diamond Private Investment e della Intermarket Diamond Business. Nell’ambito del procedimento la Guardia di Finanza ha sequestrato 700 milioni di euro, per l’ipotesi di truffa tra banca e società. Nella truffa milionaria ci è finito anche un imprenditore di Sant’Antonio Abate che, consigliato da un addetto della filiale di Angri, del Monte dei Paschi di Siena, aveva acquistato i diamanti per un valore di 8mila euro. Convinto di poter mettere da parte un gruzzoletto e magari non subire tante oscillazioni, in merito al valore di mercato, l’imprenditore 40enne si è convito della scelta fatta. E lo sarebbe ancore se a febbraio scorso non fosse scoppiata la bufera, che ha portato agli onori della cronaca la grande truffa dei diamanti. Tra le vittime del raggiro compaiono diversi nomi famosi del jet set italiano, tra cui anche il cantautore Vasco Rossi.
CRONACA, Monti Lattari
18 marzo 2019
Sant’Antonio Abate. Diamanti a prezzi gonfiati: «Io, truffato come Vasco Rossi»