TERZIGNO – Non c’erano soltanto i trafficanti austriaci a rifornire di armi i clan di camorra della Campania, la mappa dei seminatori di guerra e morte con cui facevano affare gli intermediari dei clan della provincia di Napoli era molto più ampia. E a ricostruire i tentacoli degli armieri della camorra, incastrati alcune settimane fa al termine di una lunga e complessa indagine coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Napoli, e condotta dagli uomini del nucleo investigativo della compagnia di Torre Annunziata, sono le oltre trecento pagine di ordinanza che hanno incastrato i 20 specialisti nel traffico armi.
<<E’ uscito pure sul giornale», spiegherà a un suo amico svelandogli di aver truffato i trafficanti.>>
Andrea Ripa
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