Soldi o gestione del parcheggio, ovviamente abusivo. Secondo il piano di Salvatore Belviso, ex reggente del clan D’Alessandro e ora collaboratore di giustizia, tutti i lidi di Castellammare di Stabia dovevano versare qualcosa alla cosca. Un’idea della quale parlò al boss Vincenzo D’Alessandro per avere il via libera. Secondo l’ex killer di Scanzano quello era un affare che poteva portare molti soldi alla cosca, tant’è vero che si attivò subito per mettere in atto il suo piano.
A rivelarlo è lo stesso Belviso, in uno dei verbali depositati agli atti di Tsunami, la maxi-inchiesta sul clan D’Alessandro condotta dall’Antimafia che ha provato a ricostruire tutti gli affari della cosca di Scanzano tra il 2006 e il 2009. Nel capitolo relativo alle estorsioni, ci sono anche quelle messe a segno nei confronti dei titolari dei lidi. E lo scenario è assurdo perché racconta di imprenditori chiusi all’interno di una stanza e minacciati per il pizzo.
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