Mille consumatori di datteri. I loro nomi sono appuntati su decine di fogli, sistemati sulle scrivanie del gruppo speciale della Capitaneria di Porto, che sta indagando sull’organizzazione che devasta i fondali della costa tra Castellammare e la penisola sorrentina, per procurare ai clienti i mitili proibiti. E’ uno degli aspetti più importanti delle indagini condotte dalla guardia costiera, coordinata dal comandante Ivan Savarese, perché per la prima volta si alza l’asticella e si punta a chi i datteri li consuma. E ora rischia di essere denunciato per ricettazione. Un’accusa che stando alle leggi in materia ambientale, introdotte dal governo Renzi, può portare a condanne da due anni in su.
Tiziano Valle
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