Per importare i carichi di cocaina dal Sud America i narcos vesuviani non si servivano di container. Ma di corrieri mangia-droga. Personaggi anonimi che in cambio di qualche migliaia di dollari mettevano a rischio la propria vita, arrivando a ingerire ovuli di polvere bianca destinati alle piazze di spaccio di Terzigno, San Giuseppe Vesuviano e Ottaviano. Un sistema collaudato già negli anni ‘70 dai narcos colombiani che però, in questi anni, ha prodotto centinaia di vittime. Tra loro c’è anche un corriere dello spaccio al servizio dei narcos del Vesuvio. Un “ovulatore” – così li chiamano in gergo – morto nel 2001, a Roma, per overdose mentre trasportava i carichi diretti alle piazze di spaccio della malavita della provincia di Napoli.
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