«Potete anche strapparli ma l’opinione pubblica è contro di voi». Una scritta con lo spray nero, impresso su uno striscione affisso al primo piano, riaccende la protesta per il lavoro e al contempo sposta il tiro. Ad alzare nuovamente la voce, sfruttando stavolta il polverone suscitato dagli slogan anti Salvini rimossi dai vigili del fuoco durante l’ultima visita a Brembate del ministro degli Interni, sono i tredici dipendenti della casa di riposo Borrelli in via Lepanto 32. Il ricovero per anziani e poveri con 32 posti letto è a rischio chiusura dallo scorso 7 febbraio. Giorno in cui la giunta guidata dal sindaco Pietro Amitrano, con un atto di indirizzo definito «impopolare ma coraggioso», diede il suo placet per la fine «dell’attività di gestione di Casa Borrelli a opera della società Aspide».
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Salvatore Piro