Nella prima parte del 2019, protagonisti della scena tecnologica, insieme al 5G, sono stati gli schermi pieghevoli. Al Mobile World Congress, tenutosi lo scorso febbraio a Barcellona, oltre ai due rivali Huawei Mate X e Samsung Galaxy Fold, ad attirare l’attenzione degli addetti ai lavori, è stato un innovativo dispositivo indossabile, dotato anch’esso di un display flessibile.
È l’Alpha della cinese Nubia, un ibrido, a metà strada tra uno smartwatch ed uno smartphone, che combina le caratteristiche dell’uno e dell’altro, con la malcelata ambizione di essere un vero e proprio telefono da polso. Non a caso, oltre la versione con Wi-Fi e Bluetooth, oggetto di questa recensione, ce n’è un’altra con e-SIM, che può funzionare in modo autonomo senza collegarsi ad uno smartphone.
Considerate le dimensioni (larghezza massima 4 cm, spessore oltre 1 cm) ed il peso (147 g) non è adatto ai polsi sottili. Il display flessibile, che avvolge gran parte del polso, fa sì che non passi certo inosservato.
Da un punto di vista estetico verrebbe da dire che ha una forte personalità e quindi o si ama o si odia, non ci sono mezze misure. Di certo non è un accessorio che si può abbinare a qualsiasi outfit.
Ben assemblati, la cassa e il cinturino a maglie (si possono aggiungere o togliere molto facilmente) con chiusura deployante sono in acciaio inossidabile anodizzato. Sono disponibili in due varianti cromatiche, nera, total black, e gold, con una fascia placcata in oro 18K. Preso in mano e messo al polso, Alpha trasmette una rassicurante sensazione di robustezza e solidità. E, in effetti, oltre ad essere certificato IP65 (resistente a polvere e getti d’acqua), è stato sottoposto a numerosi test di caduta e durabilità, uscendone indenne. Testato per resistere a oltre 100.000 flessioni anche il display OLED da 4,01 pollici, rivestito con un polimero, il Polyimide, refrattario al calore.
Prodotto dalla Visionox, è il “più grande schermo flessibile indossabile” (fino al 230% più grande dei display indossabili standard). Ha una risoluzione di 960×192 pixel, una densità di 244 ppi ed un rapporto di aspetto 5:1 o, se si preferisce, 45:9. Ha una buona luminosità, così da essere leggibile anche sotto la luce del sole, e offre neri profondi e colori vividi. In teoria sarebbe possibile utilizzarlo per guardare video, foto e svolgere altre attività che di solito si fanno con uno smartphone, ma mal si presta, perché è stretto e alto e, secondo gli attuali standard, anche piccolo.
A sinistra del display, c’è un sensore a infrarossi, che viene utilizzato per controllare Alpha senza toccare lo schermo. Sullo stesso lato anche un altoparlante laterale, abbastanza potente e chiaro considerate le sue ridotte dimensioni.
A destra del display, l’obiettivo grandangolare da 82°con focale F2.2 della fotocamera da 5 Mpx, che permette di fare selfie e girare brevi video (massimo 10 secondi) di discreta qualità, e due pulsanti: uno, in alto, serve per accendere/spegnere e tornare alla schermata principale, l’altro, in basso, serve per tornare alla schermata precedente, in alternativa al gesto di pizzicamento fatto sullo schermo. Sul fondello sono presenti i contatti per la ricarica ed il sensore di battito cardiaco. All’interno il non recentissimo processore Qualcomm Snapdragon Wear 2100, affiancato da 1 GB di RAM e da 8 GB di memoria, uno spazio sufficiente per archiviare 1.000 brani musicali, 2.000 brevi video o 6.000 foto.
La batteria da 500mAh, come verificato nel corso del nostro test, garantisce un’autonomia di circa 48 ore. La ricarica avviene tramite una dock magnetica, presente nella elegante confezione di vendita.
Il sistema operativo, αOS, è proprietario e, per ora, non vi sono app di terze parti, circostanza che esclude la possibilità di ampliare le funzioni di questo dispositivo.
L’interfaccia utente, intuitiva e reattiva, è stata ben studiata per sfruttare nel migliore dei modi lo spazio offerto dal display, mediante un’interazione superdimensionale, ovvero scorrendo, senza soluzione di continuità, lo schermo in orizzontale, per passare da una schermata all’altra, e in verticale, per visualizzare le icone presenti all’interno di ogni schermata.
Nella principale, personalizzabile scegliendo stile e sfondo tra una varietà di quadranti a disposizione, oltre ad ora, data, passi, calorie e frequenza cardiaca, sono presenti, in basso, le icone delle ultime app aperte, in alto, l’accesso rapido ad alcune delle configurazioni (Wi-Fi, Bluetooth, luminosità, suoneria, ecc.) e le notifiche provenienti dal telefono collegato, su cui va installata un’app dedicata, Nubia Wear, disponibile per Android e iOS. A proposito di notifiche, tutto ciò che si può fare è leggerle e chiuderle, non vi è modo di interagire, eccezion fatta per gli SMS, a cui si può dare risposta, utilizzando una piccola tastiera a video con il famigerato T9. Oltre la principale ci sono altre 4 schermate, ognuna contraddistinta da un diverso colore delle sue grandi icone. Nella blu, troviamo le impostazioni e i settaggi.
Nella verde, le icone dei servizi (telefono, SMS, fotocamera, galleria). Nella versione senza eSIM, le telefonate, fattibili avvicinando l’orologio all’orecchio e sfruttando altoparlante e microfono integrati, sono veicolate attraverso il telefono associato.
Nella viola, le utilità, come il meteo, la bussola, il cronometro, il player musicale, il cerca telefono (attivandolo si può far squillare il telefono quando non lo si trova) e marquee, che consente di settare un breve messaggio a propria scelta e farlo scorrere sullo schermo, trasformando il polso in una sorta di mini cartellone pubblicitario.
Nell’arancione, tutte le funzioni legate al monitoraggio dell’attività fisica. Disponibili quattro modalità di allenamento (corsa al chiuso, corsa all’aperto, camminata e allenamento libero). Durante l’allenamento, viene registrata costantemente la frequenza cardiaca ed è possibile utilizzare il GPS integrato per tener traccia dei percorsi fatti all’aperto. Oltre che l’esercizio fisico, con conteggio dei passi fatti, abbastanza accurato, e delle calorie bruciate, Alpha monitora anche il sonno. Dimensioni e peso di questo dispositivo potrebbero però rappresentare per alcuni un fastidio nel fitness e quando si dorme.
Da segnalare, infine, che, oltre che toccando lo schermo, è possibile passare da una schermata all’altra e scorrere le icone, utilizzando AIM (Air Interaction Mechanics), un sistema di controllo gestuale, che riconosce i movimenti della mano in aria sopra il sensore, posto a sinistra del display. L’idea è intrigante ma il funzionamento, soprattutto quando si è all’aperto con molta luce, non sempre è affidabile. In futuro, con successivi aggiornamenti del sistema operativo, dovrebbe essere resa disponibile anche l’interazione a voce.
Alpha si può acquistare solo nel sito del produttore. Per ora è disponibile per il mercato europeo nella versione nera senza eSIM a 449 euro. Nei prossimi mesi arriveranno la versione nera con eSIM a 549 euro e quella oro sempre con eSIM a 649 euro.
Concettualmente Alpha è un prodotto eccezionale, rappresenta a nostro avviso il modo migliore di utilizzare i display flessibili. Tuttavia è un dispositivo ancora poco maturo, che, considerato anche il prezzo poco abbordabile, troverà acquirenti solo tra nerds con adeguate risorse economiche.
Gennaro Annunziata