A distanza di circa un mese dal lancio di P30 e P30 Pro, gli attuali top di gamma Huawei, a inizio maggio è arrivato sul mercato il fratello minore, il P30 Lite, uno smartphone midrange, che, come suggerisce il nome, rinuncia ad alcune delle caratteristiche di spicco dei due modelli di fascia alta, ma mira a mantenere intatto lo spirito della serie P, sfoggiando un elegante design insieme a un performante comparto fotografico.
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Nella confezione di vendita sono presenti un cavo USB/USB-C, un caricabatteria 9V/2A (ricarica veloce completa in 100 minuti), una cover in TPU e degli auricolari in-ear.
Come gran parte dei telefoni Huawei più recenti, anche il P30 Lite vanta un profilo sottile (7,4 mm) e, sul retro, un vetro 3D curvo, che lo rende molto comodo da tenere in mano, grazie anche al peso contenuto (159 g) e alle dimensioni (152.9 x 72.7 mm) piuttosto compatte. La qualità costruttiva è ottima ma manca la certificazione IP della resistenza ad acqua e polvere.
Il bordo laterale, cromato, ospita: a destra, bilanciere del volume e tasto di accensione; in basso, il jack audio da 3,5 mm, la porta USB-C, l’efficiente altoparlante mono e il microfono principale; in alto, il microfono secondario per la soppressione del rumore, e lo slot estraibile che può alloggiare due nanoSIM, o in alternativa una nanoSIM e una memoria microSD (fino a 1 TB).
Disponibile in tre colorazioni (Midnight Black, Pearl White e Peacock Blue), la back cover ha una finitura iridescente, bella a vedersi ma che trattiene troppo le impronte digitali, richiedendo una costante pulizia. In alto in posizione centrale, un lettore circolare di impronte digitali, preciso, reattivo e facilmente raggiungibile dal dito indice, e, nell’angolo in alto a sinistra, sopra il flash LED singolo, leggermente sporgente, un elemento a semaforo, con cornice cromata, che contiene le tre ottiche della fotocamera principale.
La faccia anteriore è quasi del tutto occupata (rapporto screen to body pari a 84,2%) dal display, che ha una cornice sottilissima, interrotta, in alto al centro, da un piccolo notch a goccia che integra la camera frontale. È un IPS con diagonale da 6,15 pollici, risoluzione FHD (1080 x 2312 pixel) e densità 415 ppi. Non è certo il migliore display in circolazione, ma è nitido e ha elevati angoli di visione, un’elevata luminosità, una buona riproduzione dei colori. Nel pannello di gestione è possibile modificare la temperatura del colore, optando per colori Normali o Intensi. La modalità Protezione Occhi riduce l’emissione di luce blu, che può interferire con il sonno. I sensori integrati sono di prossimità, luce ambientale, gravità e bussola digitale.
Sotto il cofano il processore proprietario Kirin 710, una CPU octa-core (quattro Cortex-A73, operanti alla frequenza di 2,2 GHz, e quattro Cortex-A53 con frequenza di clock a 1,7 GHz), affiancata dalla GPU ARM Mali G51 MP4, da 4 GB di RAM e 128 GB di memoria interna espandibile. Durante la nostra prova, la dotazione hardware non ha deluso le aspettative nell’uso quotidiano, ma abbiamo riscontrato qualche impuntamento e sporadici rallentamenti, spingendo sul multitasking o con i giochi 3D più impegnativi.
Il P30 Lite è un dual SIM dual standby, che offre una buona qualità nella ricezione e nell’audio delle chiamate telefoniche. La connettività LTE consente di navigare in 4G fino a 400 Mbps in download. Sono presenti, inoltre, Wi-Fi 802.11 b/g/n/ac dual band, Bluetooth 4.2 e NFC con supporto a Google Pay. Non manca la radio FM. Per la navigazione turn-by-turn sono disponibili A-GPS, GLONASS, BDS.
Come già detto, la fotocamera principale del P30 Lite è dotata di tre lenti. Il sensore principale è da 48 Mpx con ottica f/1.8, ce n’è poi un secondo da 8 Mpx con obiettivo ultra grandangolare (120°) e, infine, un sensore di profondità da 2 Mpx per ritratti con effetto bokeh naturale. La selfie cam è da 24 Mpx con ottica f/2.0 e consente lo sblocco con il riconoscimento facciale dell’utente. Grazie all’intelligenza artificiale, il P30 lite riesce a identificare in tempo reale fino a 22 categorie con la cam posteriore e più di 8 con quella frontale, regolando automaticamente al meglio i settaggi come saturazione, luce e contrasto.
La qualità delle immagini ottenute è abbastanza buona. Le foto sono ricche di dettagli, i colori rappresentati in modo accurato e non sembra esserci troppo rumore quando si scatta in ambienti poco illuminati. C’è una lunga lista di modalità di scatto a disposizione, incluse il time-lapse e la notturna, che sfrutta lo stesso algoritmo presente negli altri due P30. Non ci ha convinto del tutto l’ottica grandangolare che comunque resta un’interessante alternativa. Ottimi i selfie, di qualità sopra la media ma con un bokeh simulato, poco credibile. Pollice verso per i video che sono poco stabilizzati a 1080p 60 fps, migliorando leggermente se si scende a 30 fps.
La batteria da 3340 mAh consente di arrivare senza problemi alla fine di un’intensa giornata di utilizzo, grazie all’ottimizzazione software e a un hardware poco energivoro. Facendone un uso più leggero e sfruttando le opzioni di risparmio energetico si può puntare ad arrivare a quasi due giorni di autonomia.
Il sistema operativo installato è la versione 9 Pie di Android, con interfaccia utente proprietaria EMUI 9.0.1, caratterizzata da una buona user experience e da numerosi opzioni per la personalizzazione. Ad esempio, è possibile scegliere un video come suoneria per ogni contatto. Con HiVision basta inquadrare con la fotocamera un oggetto per ottenere istantaneamente i collegamenti alle principali piattaforme di e-commerce dove si può acquistare.
Il prezzo di listino del P30 Lite è di 369,90 euro, troppo elevato, a nostro avviso, per un prodotto di fascia media, considerati anche i prezzi dei numerosi ed agguerriti competitors. Non è un caso che nel primo mese dal lancio è stato offerto in bundle con gli auricolari FreeBuds Lite (valore 129,90 euro) e a contenuti della piattaforma cinema Huawei Video del valore di 30 euro. Attualmente si può acquistare su Amazon a 307,85 euro.
Gennaro Annunziata