TORRE ANNUNZIATA – E’ l’alba del 4 dicembre scorso. Dopo mesi di indagini accurate, fiumi di intercettazioni e appostamenti la polizia finalmente ha il via libera definitivo per muoversi. Scatta così l’irruzione nell’appartamento di un ristoratore di Sorrento. Perquisizione lampo, poi le manette. «Lei è in arresto» urlano gli agenti del commissariato di Sorrento. L’uomo finisce in carcere con l’accusa choc di aver narcotizzato e violentato una ventenne, abituale consumatrice di sostanze stupefacenti. Una storia agghiacciante, dai contorni scabrosi, che fa discutere. Perché spunta ancora una volta la “droga dello stupro”, quella che sarebbe stata impiegata per abusare di una turista inglese in un hotel.
Ciro Formisano
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