Il Decreto “sblocca Italia” contiene alcune agevolazioni fiscali, in forma di detrazione IRPEF, per interventi che riducono il rischio sismico.
Gli interventi da effettuarsi per fruire dell’agevolazione devono:
- essere realizzati sulle parti strutturali degli edifici e dei complessi di edifici collegati strutturalmente;
- comprendere l’intero edificio di cui è parte l’unità immobiliare.
Le spese devono essere state sostenute ed effettivamente rimaste a carico dei contribuenti che possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo, l’immobile sul quale vengono effettuati interventi di riduzione del rischio sismico.
Dall’imposta lorda potrà essere detratto un importo compreso tra il 50% e il 65% delle spese documentate fino a un ammontare complessivo non superiore a 60 mila euro per unità immobiliare. Purtroppo la norma non rappresenta un esempio perfetto di tecnica legislativa: non individua puntualmente se il limite di 60mila euro sia da riferirsi alla “detrazione” o alla voce “spese documentate”. Per rendere il concetto più pratico, nel primo caso la detrazione massima corrisponde al limite di 60mila euro mentre nel secondo caso la detrazione massima è variabile e potrebbe oscillare tra 30mila euro e 39mila euro.
Attenzione
L’intervallo della detrazione fissato tra il 50% e il 65% è correlato alla riduzione del rischio sismico degli edifici che l’intervento determinerà e l’entità della detrazione verrà disciplinata da apposito decreto interministeriale.
La decorrenza dell’agevolazione in commento sarà a partire dal 1° gennaio 2015.