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Comincia a sgretolarsi il muro di silenzio dei tre uomini arrestati e accusati di aver ucciso Francesco Tafuro e Domenico Liguori, i due ragazzi di Saviano e Somma Vesuviana che gestivano un centro scommesse e che sono stati trucidati in via Olivella.
A confessare è Domenico Altieri che agli inquirenti ha raccontato di essere stato lui a fissare l’appuntamento in quella via che è poi diventata il luogo del delitto. «Ho accomapgnato i ragazzi all’appuntamento che D’Atri e Zucaro avevano deciso di fissare. D’Atri mi aveva detto che voleva parlare con Tafuro e Liguori giorni prima, ma io mi ero rifiutato. E per questo sono stato picchiato. Poi fissai il summit, ma non sapevo cosa avessero intenzione di fare. Mi sono pietrificato quando ho sentito i colpi di pistola».
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