«Mostrano tensione prima di incontrare Raffaele Gallo». Lo scrivono i giudici nella sentenza d’Appello riferendosi al padre del boss Francesco Gallo, capo dei “Pisielli”. Nei giorni scorsi, infatti, sono state rese note le motivazioni del giudizio di secondo grado, secondo cui i dipendenti della Cattleya, la società produttrice della serie televisiva Gomorra, conoscevano bene il carisma criminale del boss. I produttori dovevano incontrare la famiglia Gallo perché avevano deciso di girare alcune scene del film all’interno della villa di un vero boss. Il “location manager”, Gennaro Aquino, racconta allo sceneggiatore di “Gomorra” un «fatto omicidiario riferibile ai Gallo». Per questo, i dipendenti della società cinematografica «esternano ossequio e mostrano preoccupazione».
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