SALERNO/CASTELLAMMARE DI STABIA – In Appello c’erano state le condanne in quanto avrebbero aiutato – secondo l’accusa – i boss Geppino Autorino e Ferdinando Cesarano, alias Nanduccio di Ponte Persica, a scappare nel 1998 dall’aula bunker del carcere di Fuorni. Ieri la Corte di Cassazione, sesta sezione, ha accolto, annullando con rinvio, il ricorso presentato dalle difese dei cinque imputati. Il processo, quindi, torna alla Corte d’Appello di Napoli con data da stabilire. La Corte d’appello di Salerno aveva condannato a 3 anni e 4 mesi, per complicità nell’evasione dei due ergastolani, gli imprenditori Carmine Melella e Gerardo Basso, che in primo grado erano stati assolti. I giudici avevano anche accolto l’appello del pubblico ministero Rosa Volpe, secondo cui Melella (difeso dall’avvocato Agostino De Caro) avrebbe fornito appoggio all’organizzazione della fuga e Basso (assistito da Nello Feleppa) si sarebbe occupato dei contatti tra i boss di Pontecagnano e quelli di Castellammare.
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